Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

Fine autunno in Carcaraia

Buca sopra la cava bassa in Carcaraia


Resoconto Caracaia 18/12/2021 (Marina) 
Sabato Alessio, Andrea e Marco ed io siamo andati in Carcaraia. Siamo saliti a piedi verso la Buca, con cui avevo un conto aperto da inizio autunno (mi ero fermata al primo frazionamento). Adesso il cammino è arricchito dal fascino della neve e del ghiaccio. Dalla Cava montiamo i ramponi, necessari per l'attraversamento e per salire in sicurezza nel bosco. La discesa avviene stavolta senza difficoltà, tra lame di ghiaccio sospese, sulle corde dei Lunensi. Focus sui suggerimenti di Franco Bastanti per superare il frazionamento molesto, in particolare, subito passati ad Alessio.  Foto sul fondo della Buca, più alto del solito per cinque metri di neve. Imboccato il varco  della discordia,  siamo scesi per pozzi e pozzetti, ad libitum, mentre Corvi ci raccontava la storia della scoperta fortuita del passaggio, che è stato trovato, come spesso accade,  semplicemente guardando dietro una roccia. Cosi è stato trovato il nono ingresso verso il complesso della Carcaraia, area che evoca nomi celebri come Saragato e Chimera.
Il collegamento è stato realizzato due settimane dopo la scoperta del passaggio, circa 240 metri più in basso dell’ingresso della Buca, raggiungendo il meandro dei Pipistrelli in Saragato, dove si stava esplorando dal bivacco del ramo ET. Sarebbero arrivati lì lo stesso, risalendo, ma così è andata: bene, direi, soprattutto per noi umani.
Per fortuna, ci siamo fermati  molto prima  del Meandro dei Pipistrelli, se no non tornavamo in tempo per gli auguri di Natale; una decina di metri sotto il caposaldo 25, ovunque esso sia, in quel paradiso di skellops, canali  marmo, deviatori e chilometri di corda. Ritorno sotto la luna, sempre con ramponi. Esperienza entusiasmante.
W il Martel e il Ribaldone, e anche i Lunensi 
Partecipanti: Alessio Spada, Andrea Marchese, Marco Corvi, Marina Abisso




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